Lo strumento principe per la sicurezza del paziente: la diga di gomma

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Lo strumento principe per la sicurezza del paziente: la diga di gomma

La diga di gomma è uno strumento “storico” dell’odontoiatria, ideata nel 1864 negli Stati Uniti d’America. Eppure ancora ora, perlomeno qui in Italia, non sono molti i dentisti che la sfruttano appieno.

Ma che cos’è la diga di gomma?

Nella pratica è uno strumento di isolamento e protezione. Un sottile foglio di lattice – o di altri materiali che la rendono utilizzabile anche con pazienti poliallergici – che si applica in breve tempo sulle zone della bocca in cui si devono effettuare cure endodontiche o di conservativa come otturazioni, devitalizzazioni e ricostruzioni.

Fu ideata dal dott. Sanford Christie Barnum di New York per ovviare al continuo problema della salivazione dei pazienti durante i suoi interventi. Fu lui a pensare per primo che, se fosse riuscito ad isolare la zona di operazione, avrebbe ottenuto il duplice risultato di velocizzare e rendere più semplice il proprio lavoro mentre al contempo teneva al sicuro il paziente.

La diga di gomma, infatti, evita ingestioni o aspirazioni accidentali di strumenti o liquidi, isola i tessuti molli della bocca, protegge lingua e guance e garantisce comfort sia al paziente che al dentista, che trova un accesso facilitato alla specifica area da trattare.

Permette quindi di lavorare in un ambiente isolato e asettico, con il dente che rimane asciutto e non contaminato dai batteri della saliva, riducendo in modo sostanziale il rischio di infezioni e carie secondarie.

L’isolamento mediante diga di gomma può riguardare un singolo elemento oppure più denti vicini tra loro, fino ad un’intera arcata a seconda della complessità dell’intervento che si sta ponendo in essere.

In Endodonzia e Conservativa, come in altre branche dell’Odontoiatria Clinica, lavorare in campo asciutto e isolato rappresenta non solo una facilitazione, ma anche una garanzia di successo a lungo termine. Per questo l’utilizzo della diga di gomma testimonia l’alto livello di professionalità e di cure di qualità che lo studio dentistico è capace di offrire.

Allora perché sono in pochi ad utilizzarla? Da recenti statistiche relative ai questionari sottoposti all’interno della nostra categoria professionale su scala nazionale solo il 20% dei dentisti la utilizzano costantemente.

La risposta è molto semplice, e non riguarda i costi. Principalmente è la pigrizia mentale. Montare la diga, operazione che il 90% delle volte richiede solo pochi minuti, spesso è giudicata una perdita di tempo per gli interventi, oltre che uno strumento in più da “spiegare” al paziente. Questo semplice fatto comporta che spesso in uno studio il kit della diga ci sia, ma venga utilizzato raramente.

Invece la bellezza e la comodità dello strumento è un vantaggio in quasi ogni situazione, proprio per gli elementi che ho indicato in precedenza. Sicurezza, nessun dolore e zero rischi per il paziente, tranquillità, maggior visibilità e serenità per il dentista, al costo di una semplice operazione iniziale che, con la pratica, diventa alla fine un semplice automatismo.

Testimonianza di ciò è che nelle migliori università al mondo il suo corretto utilizzo e le nuove tecniche e aggiornamenti tecnologici, operativi e dei materiali sulla diga di gomma fanno parte integrante dei corsi di aggiornamento in campo Endodontico e di Conservativa.

Pinuccio Massaiu